
Sempre più famiglie in Italia stanno sostituendo i vecchi sistemi di riscaldamento per avere case più efficienti e soprattutto, risparmiare in bolletta. Tuttavia, la sostituzione del generatore esistente non è l’unica e sola strada percorribile, ma è possibile abbinarlo ad un nuovo dispositivo che consenta di riscaldare, raffreddare e produrre acqua calda sanitaria: una pompa di calore.
Vediamo un esempio concreto!
Se si dispone di una caldaia a condensazione installata recentemente e di un impianto fotovoltaico anch’esso recente, si può trovare una soluzione per abbattere gli elevati costi della caldaia, ossia delle bollette.
Senza sostituire la caldaia esistente, è possibile sfruttare l’energia prodotta con l’impianto fotovoltaico per ottenere climatizzazione estiva o invernale, abbinando alla caldaia solamente una pompa di calore.
Tutto questo comporta:
- un unico dispositivo per riscaldamento, raffrescamento ed acqua calda sanitaria
- diminuzione dei consumi e dei costi delle bollette, grazie alla regolazione automatica, poiché il sistema sceglie il generatore più conveniente
- diminuzione dell’inquinamento
- possibilità di combinazione con sistemi di ventilazione meccanica controllata e di riscaldamento a pavimento
Diamo un po’ i numeri
In questo modo vi è un risparmio ed una diminuzione dei consumi di circa il 50%, per non parlare della detrazione fiscale del 50% (o eventualmente è possibile usufruire del conto termico o della detrazione del 65% attraverso l’ausilio di un termotecnico).